Quel passo dentro il Consiglio e il peso delle responsabilità e delle promesse.
- Massimo Di Matteo
- 23 mag
- Tempo di lettura: 2 min

Mi ero preparata con razionalità, come si fa per un incontro già previsto da tempo. Ma la realtà mi ha colta un po' di sorpresa. Un impatto silenzioso, ma profondo.
Prima non avevo né grandi emozioni, né ansia.
Ma poi ho varcato quella soglia.
L’ingresso nell’aula del Consiglio Comunale ha avuto un effetto che non avevo previsto.
Un misto improvviso e travolgente di consapevolezza, rispetto e responsabilità.
Mi sono guardata attorno, tra volti sorridenti, congratulazioni, strette di mano, fotografi e telecamere.
E lì ho sentito qualcosa cambiare.
Ho percepito il peso — e insieme l’onore — di essere seduta in quell’aula, chiamata a rappresentare non solo chi mi ha votata, ma anche chi non si sente ascoltato, chi da troppo tempo resta ai margini del dibattito, chi sogna una città diversa e più giusta.
Ho riconosciuto l’emozione nei volti degli altri consiglieri, nuovi e riconfermati.
C’era un senso di inizio, di possibilità.
E sì, anche una certa solennità: il riconoscimento che, da quel momento in poi, ogni parola, ogni gesto, ogni voto potrà incidere sul presente e sul futuro della nostra città, della nostra gente.
Generazione Trento è nata solo pochi mesi fa.
Una lista giovane, autonoma, senza appoggi politici provinciali o nazionali.
È nata dalla volontà, dalla visione e dal lavoro di persone che hanno deciso di mettersi in gioco con un solo alleato: la fiducia dei cittadini.
Abbiamo fatto tutto in quattro mesi.
Abbiamo creduto che fosse possibile cambiare le cose.
E oggi siamo qui.
Per me non è un punto di arrivo, ma l’inizio di una nuova fase di impegno.
Ho lottato per anni nei comitati, nelle battaglie civiche, come parte della rete dei cittadini.
Oggi porto quello stesso spirito dentro le istituzioni.
Con determinazione, con responsabilità e, finalmente, con la possibilità concreta di incidere.
Porterò con me ogni voce ascoltata, ogni esigenza raccolta, ogni promessa fatta.
Perché rappresentare davvero significa ascoltare, agire e non dimenticare mai da dove si è partiti.
Questo è solo l’inizio.
E lo affronto con emozione, rispetto e una grande voglia di fare.
Martina Margoni
Consigliera comunale
Generazione Trento
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