Telecabina del Bondone: Un Investimento Pubblico senza Futuro?
- Massimo Di Matteo
- 16 feb
- Tempo di lettura: 2 min
2.700 passeggeri al giorno? Una scommessa irrealistica a carico dei cittadini.
Negli ultimi mesi si è discusso molto del progetto della telecabina del Monte Bondone, spesso erroneamente definita "funivia". Un’infrastruttura che, nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto essere un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, con una suddivisione equa dei costi. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben diversa.
Un Impegno Pubblico Totale
In origine, il progetto prevedeva un contributo del 50% da parte di soggetti privati, ma la situazione è rapidamente cambiata. Quando i privati sono stati interpellati, nessuno ha mostrato interesse né ha deciso di investire un solo euro. Risultato? L’intero costo dell’opera – 80 milioni di euro – sarà sostenuto dal pubblico.
Per giustificare questa spesa, si è ipotizzato un flusso di un milione di passeggeri l’anno, pari a circa 2.700 persone al giorno. Tuttavia, un sondaggio condotto tra i cittadini ha mostrato un forte scetticismo: oltre l’80% ritiene questa stima irrealistica.
L'Impatto Ambientale e i Costi Reali
Oltre ai costi iniziali, il progetto presenta una serie di criticità legate all’impatto ambientale. La costruzione della telecabina richiederebbe:
Piloni e infrastrutture invasive lungo il percorso;
Un impianto di stoccaggio delle cabine a Sardagna, con effetti significativi sul paesaggio.
A questi aspetti si aggiunge un deficit di gestione stimato in circa 3 milioni di euro all’anno, un debito che si accumulerebbe nel tempo, aggravando ulteriormente la situazione finanziaria.
Una Visione Alternativa
Con queste premesse, è difficile giustificare il progetto nella sua forma attuale. Forse sarebbe più sensato concentrarsi prima sulla riqualificazione del Monte Bondone, trovando soluzioni per valorizzarlo e renderlo più accessibile ai cittadini. Solo successivamente, qualora il territorio fosse realmente pronto, si potrebbe valutare l’introduzione di una telecabina.
Nel frattempo, la priorità dovrebbe essere migliorare la funivia esistente per Sardagna, che rappresenta un servizio essenziale per gli abitanti della zona.
Rischio di Perdere i Fondi del PNRR
Per complicare ulteriormente le cose, il progetto è legato ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con una scadenza fissata a giugno 2026. Ma l’attuazione di questo piano appare irrealizzabile nei tempi previsti. Se il progetto non verrà concluso entro quella data, i fondi andranno persi, e l’intero importo di 80 milioni ricadrà sulle casse pubbliche, ovvero sui cittadini di Trento.
Domande per noi cittadini
Il progetto della telecabina del Bondone solleva numerose perplessità, sia in termini economici che ambientali. Vale davvero la pena investire 80 milioni di euro per un’opera così incerta e priva di un sostegno privato? O sarebbe più logico rivedere le priorità e concentrarsi su interventi più mirati e sostenibili? Una riflessione approfondita è necessaria per evitare di sprecare risorse pubbliche che difficilmente troveranno una giustificazione a lungo termine.
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