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Alloggi comunali: ancora proroghe a ITEA, zero soluzioni

  • Immagine del redattore: Martina Margoni
    Martina Margoni
  • 3 ott
  • Tempo di lettura: 2 min
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Trovare casa a Trento è diventato sempre più difficile. Gli affitti hanno raggiunto livelli insostenibili, colpendo in particolare le fasce più deboli della popolazione. Durante la scorsa campagna elettorale, l’attuale sindaco aveva posto questo problema al centro delle sue promesse, accusando ITEA di una gestione inadeguata e impegnandosi a intervenire con decisione.


Ma nei fatti, l’attuale Giunta sta facendo l’esatto opposto.


ITEA continua a lasciare centinaia di appartamenti inutilizzati, spesso bloccati per anni per lavori minimi mai eseguiti. Questo atteggiamento ha prodotto circa 1.500 alloggi sfitti in provincia, un numero che avrebbe potuto ridurre sensibilmente la pressione abitativa. Tra questi ci sono anche buona parte dei circa 450 alloggi di proprietà comunale affidati a ITEA, per i quali la responsabilità dell’amministrazione comunale è diretta.


Una giunta incoerente e senza visione


Nonostante la gravità della situazione, la Giunta comunale ha scelto ancora una volta la strada più comoda: proporre la proroga di un anno della convenzione con ITEA senza alcuna modifica. Nessuna rappresentanza del Comune nel CdA dell’ente, nessun meccanismo per garantire tempi certi nella ristrutturazione e nell’assegnazione degli alloggi, nessuna volontà di riprendere in mano la gestione diretta del patrimonio.

In campagna elettorale, il sindaco aveva parlato di "riprendere in mano gli immobili comunali". Oggi invece la Giunta rifiuta persino di valutare la revoca della concessione a ITEA, nonostante le polemiche mosse durante la campagna elettorale.


La posizione di Generazione Trento


Noi diciamo chiaramente no alla proroga senza condizioni.

Generazione Trento si oppone a questa scelta di immobilismo e voterà contro la delibera in Consiglio comunale che prevede l’estensione della concessione dei 450 alloggi di proprietà comunale ad ITEA.


La casa non è un lusso, ma un diritto.


Chiediamo che il Comune:

  • recuperi immediatamente gli alloggi sfitti,

  • assuma un ruolo diretto nella gestione dei propri 450 appartamenti,

  • smetta di essere complice dell’inefficienza.


I cittadini di Trento meritano risposte concrete, non promesse tradite.


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