Piazza 2 settembre. Non seppelliamo la memoria sotto i rifiuti.
- Massimo Di Matteo
- 6 giorni fa
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Trento 2 settembre 1943
Alle 11:03 del 2 settembre 1943, le sirene d’allarme suonarono su Trento. Alle 11:06, venti bombardieri B-17 americani sganciarono il loro carico mortale sul quartiere della Portela.
Era il primo bombardamento aereo che colpiva direttamente la città.
L’obiettivo militare erano gli impianti ferroviari, ma molte bombe finirono invece su case, strade, piazze.
Fu un massacro: circa 200 civili morirono, la maggior parte intrappolata sotto le macerie delle proprie abitazioni.
I corpi vennero raccolti in una lunga fila davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore, e la città conobbe in quel giorno uno dei momenti più tragici della sua storia.
Un’intera comunità colpita nel cuore. Famiglie distrutte. Bambini, donne, anziani uccisi senza alcuna possibilità di salvezza.
È per questo che Piazza 2 Settembre porta quel nome. Ed è per questo che quel bassorilievo in bronzo, incastonato nel muro di un edificio moderno, rappresenta molto più di un'opera d’arte: è un monito, un luogo della memoria, un punto fermo nella coscienza civile della città.
Oggi, però, quella memoria è sommersa dal degrado
Dove c’era dolore e sacrificio, oggi si accumulano sacchi dell’immondizia.
Accanto a quel monumento, è stata collocata un’isola ecologica ormai inadeguata, spesso guasta, utilizzata in modo scorretto.
L’area è diventata un ricettacolo di rifiuti maleodoranti, bottiglie abbandonate, bidoni straripanti.
La sera, poi, si aggiungono schiamazzi, musica alta e un senso di abbandono che stride con la sacralità del luogo.
Chi vive nel quartiere lo segnala da anni. E non si tratta solo di decoro urbano, ma di rispetto.
Per la storia. Per i morti. Per la comunità.
È inaccettabile che il luogo che ricorda la più grave strage civile nella storia di Trento sia ridotto così.

Generazione Trento propone una soluzione concreta
Come Generazione Trento, abbiamo presentato in Consiglio comunale una mozione fondata su buon senso e responsabilità, che prevede:
Il ripristino stabile e continuo dell’isola ecologica, con controlli e manutenzione efficaci;
Una valutazione tecnica per la sua ricollocazione, in modo che la funzione di raccolta differenziata sia garantita ma senza compromettere il valore simbolico della piazza;
Il potenziamento del presidio serale della zona, per contrastare comportamenti molesti e migliorare la vivibilità;
Un percorso partecipato di riqualificazione urbana, che coinvolga residenti, scuole e associazioni per restituire dignità allo spazio.
Un appello alla città e al Consiglio comunale
Questa mozione non è uno scontro politico. È un gesto di civiltà.
È un’occasione per dimostrare che Trento non dimentica.
Che la memoria non è solo una lapide da guardare, ma un impegno quotidiano da onorare.
La strage della Portela non può essere solo una pagina di Wikipedia.
È parte di ciò che siamo. E come tale va protetta, rispettata e raccontata.
Non lasciamo che il 2 settembre 1943 venga sepolto… dai rifiuti.

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