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Quando la politica mente, nascono le alternative: il cammino di Generazione Trento

  • Immagine del redattore: Massimo Di Matteo
    Massimo Di Matteo
  • 10 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Era il 30 settembre 2021. In un’assemblea pubblica il Sindaco di Trento Janeselli e l’assessore Facchin giuravano che il mezzo bypass sarebbe stato finito per il giugno 2026, grazie ai fondi PNRR.

 

Siamo nel 2025 e ci dicono, perso il contributo PNRR, che si comincerà a scavare a Sud nel gennaio 2026. A Nord non prima della bonifica delle aree ex-Sloi ed ex-Carbochimica. Cioè, mai, dati i tempi ed i fondi necessari per la bonifica medesima.

 

Ovvio che nessuno ci ha mai creduto, né allora, né oggi.

 

Da quel giorno alcuni volonterosi, tra i quali il sottoscritto, si sono riuniti all’inizio d’ottobre 2021 nella Rete dei Cittadini, hanno iniziato una campagna d’informazione per i cittadini di Trento, analizzando tutte le criticità di questo mezzo bypass.

 

Decine di assemblee pubbliche con argomenti, quali la paleofrana della Marzola, i rischi per le sorgenti a Trento sud, per poi sviscerare tutta la pericolosità del previsto scavo nelle citate aree inquinate a Trento nord.

 

Eravamo e restiamo contrari a questo tracciato in Sinistra Adige, non all’opera in sé che avrebbe dovuto portare fuori da Trento le merci pericolose, scegliendo il tracciato di RFI del 2003 in Destra Adige.

 

Abbiamo presentato un Piano di Caratterizzazione dei siti inquinati. Esperti in ambito sanitario hanno affrontato il tema dei danni alla salute dei cittadini pregressi e potenzialmente futuri, con statistiche di terzi.

 

Ciò nonostante, non esiste ancora un Piano per Salute dei Cittadini e dei Lavoratori che dovrebbe redigere l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.

 

Il Sindaco, il cui atteggiamento da sempre omissivo è stato rilevato dalla Commissione Ambiente dell’Ordine dei Medici, parla oggi di un non meglio precisato gruppo di Studio che ancora non esiste.

 

Dopo il 2021 le battaglie sono state tante, e nel seguito si sono presentati i temi dell’interramento urbano della ferrovia passeggeri, dove mancano 400 milioni di euro, della funivia del Bondone con 80 milioni di euro, che non ci sono, con i 3 milioni di euro di deficit di gestione. Di altre opere faraoniche che stanno nel mondo dei sogni. Inceneritore compreso.

 

Ricordiamo che un cittadino su dieci, a Trento, rinuncia a curarsi perché non ha i mezzi economici per la diagnostica privata, mentre risorse sostanziose vengono deviate su opere inutili e discutibili, che impattano con il territorio. Potremmo parlare di altro, della sicurezza in Città, di fabbisogno abitativo. Tutti ambiti trascurati dall’attuale Amministrazione che si giustifica con un “non è di mia competenza”.

 

Sindaco Ianeselli, è la tua città: assumiti le tue responsabilità, a questo punto.

 

Ecco perché è nata la lista Generazione Trento con Geat: per ridare dignità ai cittadini di Trento, per informarli, per farli partecipare alle scelte, finora calate tutte dall’alto.


Paolo Zadra

Candidato di lista

Generazione Trento




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