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"Bypass ferroviario": polvere sotto al tappeto e nei polmoni

  • Immagine del redattore: Martina Margoni
    Martina Margoni
  • 1 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Via Pietrastretta oggi. Questa è la realtà, non i proclami.



Questa mattina i residenti e i lavoratori di via Pietrastretta si sono svegliati dentro una nube di polvere. Non metaforica, purtroppo: vera, concreta, respirata a pieni polmoni.


E allora ci chiediamo: dov’è finita la tanto sbandierata “attenzione alla salute dei cittadini”? Dove sono i controlli? Dove sono le misure di sicurezza per chi vive e lavora accanto a un cantiere che, evidentemente, può permettersi di spargere polveri senza che nessuno batta ciglio?


Trento è diventata la città dei proclami: aria pulita, sostenibilità, città green, benessere dei cittadini. Poi però la realtà è questa: nuvole di polvere in pieno centro abitato, nessuna protezione, nessuna vigilanza, nessuna responsabilità.


Non servono altre conferenze stampa, serve che chi amministra la città faccia il proprio lavoro: tutelare i cittadini e pretendere che i cantieri rispettino le regole.


Perché la salute non è un “optional” da inserire nei programmi elettorali: è un diritto che oggi, a via Pietrastretta e via Brennero è stato calpestato.


Chiederemo conto di queste omissioni, perché la differenza tra un’amministrazione seria e una che si limita a fare propaganda sta tutta in queste polveri che stamattina i cittadini hanno respirato.


Generazione Trento

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