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Il quartiere delle Torri di Madonna Bianca, da “modello” ad abbandonato

  • Immagine del redattore: Martina Margoni
    Martina Margoni
  • 17 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Negli anni ’70 Madonna Bianca era il “quartiere modello” di Trento: biblioteca, Coop, banca, giornalaio, ambulatori medici, negozi di vicinato. Un quartiere a misura d’uomo, con servizi diffusi e vita sociale.

Oggi, a distanza di 50 anni, di quel modello resta poco. La biblioteca è chiusa, la Coop è chiusa, gli ambulatori sono chiusi, la banca è chiusa, il giornalaio è chiuso. Rimane solo la farmacia, ultimo presidio per oltre 4.000 abitanti, in gran parte anziani.

Il Comune intanto si autoproclama “smart city” e “capitale del volontariato”. Ma mentre si celebrano titoli e slogan, sul territorio si assiste al progressivo smantellamento dei servizi essenziali: il welfare tanto sbandierato viene nei fatti ridotto, giorno dopo giorno.

L’esempio più emblematico è la chiusura dello Spazio compiti per bambini e ragazzi, che non riaprirà prima del 2026. Nel frattempo famiglie e volontari restano a mani vuote, mentre dall’Amministrazione arrivano solo rassicurazioni e “ripensamenti degli attori”.

E intanto i marciapiedi davanti alla scuola materna e alla fermata del bus cadono a pezzi.


Madonna Bianca non chiede piscine o grandi opere faraoniche: chiede ambulatori, spazi sociali, negozi di vicinato, sportelli postali. Chiede ascolto, risposte, dignità.


Abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta:

  1. se intendono ripristinare i servizi di prossimità;

  2. se prevedono agevolazioni per riportare attività e ambulatori nei quartieri;

  3. se e quando riaprirà lo spazio compiti;

  4. se hanno un piano straordinario per restituire ai quartieri i servizi essenziali;

  5. se vogliono davvero coinvolgere residenti e volontariato nelle scelte;

  6. se intendono difendere concretamente il welfare di Madonna Bianca, invece di continuare a raccontarlo solo nei comunicati stampa.


Perché una città “intelligente” si misura dalla vita quotidiana delle persone, non dai semafori smart.


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