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Mezz'ora persa dalla Giunta su un verbo per i rubinetti delle fontane di Villazzano

  • Immagine del redattore: Martina Margoni
    Martina Margoni
  • 10 set
  • Tempo di lettura: 2 min
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Ieri sera, collegata in teleconferenza al Consiglio comunale, mi sono trovata ad assistere a una discussione che definire surreale non è affatto un’esagerazione.


Il tema? I rubinetti che Novareti ha montato alle fontane di Villazzano: pezzi moderni, dozzinali, completamente fuori contesto rispetto a fontane storiche, forse persino tutelate. Un errore di valutazione evidente, un problema di semplice decoro urbano che si sarebbe potuto risolvere in cinque minuti.

E invece, mezz’ora sprecata a discutere se scrivere “sostituire” o “possibilità di sostituire”.


La minoranza chiedeva un impegno chiaro: sostituire quei rubinetti con soluzioni coerenti.

Il Sindaco, appellandosi al contratto con Novareti, sosteneva che il Comune non potesse imporre nulla, ma solo chiedere spiegazioni e verificare una “possibilità di sostituzione”. Alla fine, ha persino posto un aut aut: o si accettava quella formula o la Giunta avrebbe votato contro.


Eppure è lampante: il decoro delle fontane è responsabilità del Comune, non del gestore incaricato.

Ricordato con forza dalla minoranza, questo principio ha costretto la Giunta a fare marcia indietro e ad accettare l’impegno alla sostituzione con soluzioni rispettose del contesto storico.


Ma due domande restano aperte:

  1. Quante volte in Consiglio questioni banali e di ordinaria amministrazione diventano cavilli politici che complicano l’ovvio e fanno perdere tempo?

  2. Chi decide davvero? Novareti, semplice gestore incaricato, o il Comune, proprietario dei beni pubblici? Il contratto di servizio è stato redatto con la necessaria chiarezza sui ruoli?


Alla fine tutti hanno riconosciuto che quei rubinetti non erano adeguati. Ma per arrivare a questa conclusione è servita una discussione infinita sul verbo giusto da usare.


Il Consiglio comunale dovrebbe risolvere i problemi, non trasformare un rubinetto in un caso diplomatico e lessicale.


Martina Margoni

Claudio Geat

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